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  • Vittorio A. Dublino

Il SERVIZIO MILITARE OBBLIGATORIO PUO’ FACILITARE la DIFFUSIONE del SENSO di CITTADINANZA?

Secondo alcuni esperti, un periodo di servizio civico obbligatorio può offrire benefici ad una Nazione, promuovendo la Cittadinanza attiva, attraverso la comprensione del divario socio-economico, e può creare forti legami sociali.


In Francia l'idea di reintrodurre una forma di leva obbligatoria non viene da un governo conservatore, ma da politici progressisti.

A prima vista sembra sorprendente che quest’idea sia promossa da un leader che si definisce marcatamente moderno e progressista. Perchè il servizio militare obbligatorio è stato (ed è ancora, in quelle nazioni dove è tuttora in vigore) un concetto scomodo per molti.

Che richiama alla mente gli orrori della guerra, delle guerre mondiali o della guerra del Vietnam, quando giovani uomini venivano arruolati contro la loro volontà.


Tuttavia, in questi ultimi tempi, numerosi esperti stanno riconoscendo che in tempo di pace il servizio militare svolge una funzione completamente diversa.

Ad esempio uno di questi è lo studioso esperto di governance William Galston , il quale disquisendo sulla re-istituzione del servizio militare obbligatorio negli Stati Uniti, teorizzò gli effetti negativi nell’affidarsi a una forza militare di volontari e sui potenziali benefici di un periodo limitato di servizio civico.

William Galston è un filosofo politico e morale, detiene la Cattedra Ezra K. Zilkha in Studi di Governance presso il thin-tank Brookings Institute. E’ stato Preside della facoltà di Politiche Pubbliche all’Università del Mayland, e vice assistente alle politiche degli affari interni nell’Amministrazione Clinton. E’ editorialista esperto per il Wall Street Journal.
Il servizio nazionale obbligatorio che si estenda per meno di un anno, così come proposto in Francia, sottolinea quella necessità di espletare un ‘dovere civico’ in una forma abbastanza indulgente per essere considerata strettamente militarista.

Galston ci dice che il reclutamento basato sul volontariato contribuisce ad alimentare al concetto di

"Cittadinanza facoltativa: cioè quella strisciante convinzione nelle persone, per la quale si pensa che essere un Cittadino comporta ‘diritti senza responsabilità’ e che dobbiamo fare per il nostro paese solo ciò che scegliamo di fare”.


In altre parole, Galston sottolinea che il fare affidamento su una ‘forza volontaria’ indebolisce la ‘nozione pubblica di responsabilità riferita al concetto di Cittadinanza'; estendo il concetto aggiunge che 'si inficia il senso del dovere nei confronti dei propri concittadini' 


Galston denota il potere del servizio militare obbligatorio come uno strumento atto a 'favorire un senso di solidarietà e di senso di Patria in una nazione.' 

Senza di essa, sostiene, 'una Nazione è più suscettibile al conflitto interno e meno resiliente di fronte alle minacce esterne, siano esse politiche, ambientali o di altro genere.'


Galston però vuole essere chiaro.

Il suo sostegno al servizio militare obbligatorio non riflette affatto una sua idea a supporto di un progetto di re-introduzione della leva obbligatoria tout-court.


Lo studioso afferma

“è difficile vedere come una persona ragionevole possa preferire quel sistema (la coscrizione obbligatoria) fatalmente imperfetto alle odierne istanze ...


ed assume

... l’idea di un servizio universale sarebbe quella di promuovere la cittadinanza attiva attraverso un progetto che ponga il focus anche sulle differenze socio economiche dei Cittadini."


All'idea di Macron, la popolazione francese sembra essere d’accordo

Sebbene in Francia aleggino mormorii di malcontento su questa idea del suo attuale Presidente, la BBC riporta che il 60% della popolazione francese sarebbe a favore, almeno in linea di principio, che venga reintrodotta una qualche forma di leva obbligatoria,


Il modello di servizio militare proposto sottolinea l’assunzione di un ‘dovere civico’ che si estenda per meno di un anno, ed abbastanza indulgente in termini militari, per evitare di essere considerato strettamente militarista.


L’Europa è indiscutibilmente divisa e la Francia cerca di assumere un peso sempre più pesante nell’intento di mantenere coesa l’Unione europea. 

Un senso di comunità e di solidarietà sarà fondamentale per governare la nazione e l'Europa unita negli anni a venire. 

Sembra che con questa proposta l’obiettivo ultimo di Macron sia quello di creare legami sociali più forti tra i singoli membri della gioventù francese, probabilmente estendoli agli altri giovani europei, nonostante i loro diversi background.


Un’idea condivisa anche da Galston.


“Non voglio esagerare i benefici civici che potrebbero derivare da una reintroduzione della leva obbligatoria. Tuttavia, un maggiore contatto tra i figli e le figlie dell’alta borghesia privilegiata e il resto della società rappresenterebbe un vero progresso ...”


scrive Galston, proseguendo


“… inoltre, alcuni dei migliori scienziati sociali riscontrano una stretta connessione tra il periodo post-bellico (WWII) in cui era vigente il servizio militare e la dedizione produttiva di quella generazione alla vita civile.

Se implementare la mia proposta potrebbe produrre anche solo una minima parte di questi positivi dividendi civici, ne varrebbe la pena”

 

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