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  • Vittorio A. Dublino

Antropologia Culturale\Etologia Umana\Antropologia d’Azione





“Il comportamento degli Individui dipende da chi Essi pensano di essere,  influenzati dalle categorie sociali e dalle norme che le categorie si attribuiscono e dalla loro utilità identitaria

“Tutte le interazioni sociali sono Rituali e le nostre interazioni ci danno il senso della nostra appartenenza sociale e il nostro senso del Sacro come Popolo” […] e il comportamento può variare a seconda della situazione. Le azioni quotidiane degli individui sono simili a diversi script teatrali da mettere in scena a seconda dell’inquadramento della situazione. La vita sociale, quindi, prende le sembianze di un intreccio creato da molteplici e differenti allestimenti con una corrispondente rappresentazione dell’Identità Sociale di Sé, il Self.”   (Erwin Goffman)

E’ in questo scenario che l’Antropologia Culturale diventa un valido strumento per l’orientamento del ‘management’, sia in campo aziendale, economico, politico, sociale, …  finanche militare.  Che aiuta ad elaborare  soluzioni per decisioni strategiche, facilitando la gestione delle scelte operative,  come anche aiutare gli esperti della comunicazione nella creazione e nella definizione di piani di comunicazione interculturali.

Antropologia Culturale\Etologia Umana\Antropologia d’Azione


“L’Antropologia Culturale è una scienza olistica ed interdisciplinare per natura, perché combina una serie di indagini empiriche,  logiche ed intuitive: che si esplicitano con osservazioni sul campo (aspetti fenomenologici), con l’analisi critico/storica (diacronica) e comparativa (sincronica) e, alla fine, fornisce una interpretazione organica. Tenta di esplorare e interpretare i modelli impliciti e i significati che sottendono le credenze delle persone e dei comportamenti, delle comunità e delle organizzazioni”

La Cultura è un processo in corso, a tempo indeterminato. Non è solo una variabile tra molte altre. E ‘ un tutto pervasivo, invisibile ed influente. È la totalità degli impulsi esterni e interni disposti come un enorme progetto per il Comportamento Individuale e Collettivo.  Nessuna altra scienza sociale è così ben attrezzata come l’Antropologia per avere a che fare con questo problema, oggi più che mai importante come la Globalizzazione.

L’Antropologia, dunque, fornisce informazioni qualitative, in contrasto con le informazioni quantitative fornite dalle statistiche sociali ed economiche, l’Antropologia Applicata ( o Antropologia d’Azione) cerca di trasformare la conoscenza ‘implicita in esplicita” e valori e modelli in elementi operativi.

L’ambito dell’Antropologia applicata è molto ampia. Qualsiasi organizzazione abbia a che fare direttamente o indirettamente con gli esseri umani (come gruppi, comunità, istituzioni, il personale, i consumatori, i clienti, i partner, i contribuenti, beneficiari, interlocutori, target, etc. etc.)  non può permettersi di ignorare la complessità alla base dei comportamenti umani  e delle organizzazioni.

Oggi nessuno può mettere in dubbio che:  “… il  Comportamento Umano non è solo una ‘catena lineare di stimoli e risposte’. Piuttosto, i Comportamenti e le Organizzazioni sono modellati dall’interazione di interazioni interpersonali, dotazioni biofisiche, situazioni materiali, fattori sociali e fattori di  dinamismo interno agli Uomini  come i Valori e la Coscienza.”

Mai come in questa età postmoderna, caratterizzata dalla globalizzazione e da profondi cambiamenti,  lo studio del Comportamento Umano  (l’Etologia Umana, una disciplina che afferisce alla Antropologia)  assume un valore strategico per cercare di definire soluzioni sostenibili attraverso l’Antropologia d’Azione (Action Anthropology)

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